Regola della Comunità

I. Obiettivo della Comunità del Beato Eusebio è sostenere con la preghiera l’Ordine di San Paolo Primo Eremita in ogni aspetto della sua attività. L’incessante preghiera per i monaci paolini crea un legame particolare tra i membri della Comunità e l’Ordine, ed è l’espressione della spirituale partecipazione alla sua missione apostolica. Il senso di responsabilità per le opere promosse dall’Ordine, fa di tutti coloro che pregano nella Comunità veri e propri amici dell’Ordine. I membri della Comunità accompagnano, nella preghiera, con particolare cura spirituale:

1. La tematica delle vocazioni all’Ordine e tutta l’opera di formazione monastica: i giovani nel discernimento della chiamata, i novizi, i seminaristi, il giuniorato.

2. Tutti i monaci, chiedendo a Dio per loro la perseveranza nella vocazione alla vita nel carisma paolino, affinché il loro essere Solus cum Deo solo (Solo con Dio solo), nel deserto del proprio cuore, renda fruttuoso l’apostolato dell’Ordine.

II. Il moderatore, responsabile della Comunità, è il padre nominato con decreto dal Superiore Generale dell’Ordine Paolino. Ai suoi doveri appartengono:

1. Il concordare i progetti e le azioni intraprese con il Superiore Generale, al quale ogni anno rende conto del suo operato.

2. La cura per la realizzazione formale e spirituale dei compiti della Comunità.

III. La Comunità realizza la sua missione in piccoli gruppi, guidati da persone istituite come responsabili. L’indicazione dei responsabili si effettua in base al principio di precedenza, cioè secondo l’ordine di accoglienza alla Comunità. Tale disposizione non si applica quando a un gruppo è stato assegnato, dalle autorità dell’Ordine o dal moderatore, un sacerdote. Questa procedura riguarda i gruppi che nascono nei paesi, nelle province dell’Ordine, presso i monasteri, od ovunque si raccolgano anche solo poche persone che desiderano pregare insieme.

IV. L’entrata nella Comunità si adempie con la dichiarazione del costante impegno nella preghiera in un determinato giorno scelto di ogni mese. L’uscita dalla Comunità, invece, si compie tramite la comunicazione della decisione di rinunzia.

V. Ogni persona che entra nella Comunità, e lei sola, precisa la forma della sua preghiera nel giorno prescelto. È degna di raccomandazione la personale cura per una vita nella grazia santificante, la vita sacramentale, e in particolar modo l’Eucaristia nel proprio giorno di preghiera per l’ordine. Si esortano anche le altre forme, quali: il santo rosario, la pratica della penitenza e le opere di misericordia.

VI. Oltre la preghiera nel giorno stabilito – dovere fondamentale – i membri della Comunità ricorrono alla preghiera pure nei giorni particolarmente importanti per l’Ordine: San Paolo Primo Eremita (15 gennaio), l’Annunciazione (25 marzo), la Madonna di Czestochowa (26 agosto), la vestizione, i voti e l’ordinazione.

VII. Il protettore della Comunità è il beato Eusebio da Esztergom (Strigonio), fondatore dell’Ordine dei Paolini.

VIII. La festa patronale della Comunità è la stessa del Beato Eusebio, il 20 gennaio.

IX. I membri della Comunità pregano a vicenda anche per se stessi. In tal modo rimangono nell’unità spirituale, restando incessantemente presso Dio.

X. I membri della Comunità informano il moderatore della morte di uno di loro, per consentire a tutti la possibilità di pregare per la sua vita eterna. Dono supremo è la Santa Messa offerta in suffragio del defunto.